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Chi siamo

Siamo una  piccola Chiesa Cristiana Evangelica Battista di Roma (zona Garbatella), membro dell'UCEBI (Unione Cristiana Evangelica Battista d‘Italia). La nostra chiesa si trova in Via Giacinto Pullino n. 20, a pochi passi dalla stazione Metro B Garbatella. 

 

La nostra chiesa:

E’ dal primo dopoguerra che nel cuore della Garbatella è presente questa piccola comunità cristiana evangelica battista. I Battisti, per chi non li conoscesse, sono tra i cristiani protestanti, quelli che praticano il battesimo per immersione dei credenti adulti.

Nel 1948 la prima sala di culto era un seminterrato in piazza Michele da Carbonara, avuto in prestito dall’ex Partito d’azione, dove si celebravano i culti e si faceva la scuola domenicale per i bambini. La chiesa si trasferì poi, nel 1961, nella sede attuale di Via Giacinto Pullino 20, a poche decine di metri dalla stazione della Metro B. A prendere l’iniziativa furono alcune famiglie protestanti, che  abitavano nel quartiere e che da subito si impegnarono in azioni di solidarietà in un periodo assai difficile per la popolazione, sostenendo le famiglie con vestiti, coperte e generi alimentari, grazie agli aiuti delle Chiese americane. Anche nei decenni successivi, non è mai venuta meno la presenza attiva nel territorio, come  il doposcuola per i bambini del quartiere e per quelli delle famiglie dei baraccati, che alla fine degli anni ’60 occuparono gli stabili pericolanti delle ferrovie dello Stato in via Pigafetta. La Comunità partecipava alle manifestazioni per la pace in Vietnam e alle battaglie per una scuola democratica insieme al Comitato di quartiere, a cui per diversi anni concesse la sede per le riunioni. Pur rappresentando una minoranza religiosa, perfino negli anni non certo ecumenici del dopoguerra la chiesa non è mai stata avversata o considerata estranea dagli abitanti, probabilmente  per la sua presenza  nelle lotte sociali: una comunità nella comunità della Garbatella sempre  aperta all’accoglienza

Dal 1994 al 1996 fu condotta da Adriana Pagnotti, una delle prime donne Pastore Battist in Italia a esercitare in quell’epoca il ministero pastorale, mentre dal 1997 al 2007 la comunità battista fu condotta dal past. Umberto Delle Donne e dal 2010 al 2014 dalla pastora Silvia Rapisarda.

Oggi la chiesa battista di via Pullino è guidata dal pastore Giuseppe Miglio, vice-presidente dell’Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia, ed è impegnata in diversi progetti con i giovani per la salvaguardia dell’ambiente, nei nuovi linguaggi della musica e nel far conoscere i progetti culturali e sociali della propria Unione Battista tra i quali Medical Hope, un’iniziativa di carattere sanitario sostenuta in larga parte dal proprio otto per mille e nata all’interno dei Corridoi Umanitari,  che fornisce sostegno medico a tutti quei profughi che nei paesi di transito non hanno accesso alle cure per mancanza di risorse economiche. I corridoi umanitari scaturiscono dalla collaborazione ecumenica tra la Federazione delle chiese evangeliche in Italia, la Tavola valdese e la Comunità di Sant’Egidio e sono un esempio di sinergia virtuosa tra la società civile e le istituzioni, grazie alla firma del Protocollo da parte del Ministero dell’Interno e degli Esteri.

Quella  battista della Garbatella è, oggi, una comunità intergenerazionale  e multiculturale, in prima fila nella difesa dei diritti civili, della parità e della diversità di genere e contro la violenza sulle donne,  che dialoga in modo laico ed ecumenico  con   le   altre   realtà   associative  o  religiose  ed è  impegnata concretamente nel sostegno dei minimi del territorio. Ogni domenica la comunità  si incontra per celebrare il culto aperto a tutta la cittadinanza.

 

Chi sono i battisti?

Per spiegarlo in modo semplice possiamo dire:  “I cristiani della chiesa di Martin Luther King”. E allora immediatamente da chi ci ha fatto questa domanda  c’è un “Ah!” di risposta.

I diritti civili, le grandi battaglie nonviolente negli Stati Uniti degli anni ’60: tutte cose che  i giornali e le televisioni  hanno ricordato di recente, nel quarantennale della morte. I battisti sono cristiani protestanti, che praticano il battesimo dei credenti, per immersione, a chi fa confessione di fede.

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Ma come sempre, le risposte “semplici” rischiano di non essere esatte. Ad esempio, non è esatto  per i battisti parlare di “chiesa”, bensì di “chiese” – al plurale – poiché i battisti sono “congregazionalisti”.

Che parola difficile! Eppure  vuol dire soltanto che ogni chiesa locale anche piccola è autonoma.

 

Cosa significa questa autonomia?
Significa che i credenti di quella comunità, riuniti in assemblea, decidono su tutti gli aspetti della vita comunitaria: eleggono i loro pastori, “anziani” e diaconi, e prendono tutti insieme le varie decisioni.

Tutti gli incarichi nella chiesa sono elettivi e  “a tempo”, con durata variabile a seconda delle indicazioni del regolamento che la chiesa si dà autonomamente -  su principi comuni e condivisi del battismo, naturalmente- .

 

Così il pastore viene eletto direttamente dai fedeli?
Sì,  e - per un giovane appena laureato  dalla Facoltà di teologia-  finito il “periodo di prova”di due anni, il pastore può essere eletto per 5 anni e rieletto dalla stessa comunità per altre due volte, per  un massimo di 15 anni. Poi deve spostarsi, trovare un’altra chiesa che lo elegga: è una scelta reciproca. Ma può essere eletto pastore di una chiesa  anche una persona che svolge un suo lavoro o professione per vivere,- che non è cioè pastore “professionista” a pieno tempo- ma che ha qualità spirituali e culturali riconosciute dalla  comunità, e svolge questo compito come “volontariato”: si tratta del “pastore in servizio locale”(art. 17). 


Visita il sito www.ucebi.it per altre informazioni riguardo la nostra unione battista italiana.

"Perché, fratelli, voi siete stati chiamati a libertà; soltanto non fate della libertà un'occasione alla carne, ma per mezzo dell'amore servite gli uni agli altri; poiché tutta la legge è adempiuta in quest'unica parola: Ama il tuo prossimo come te stesso."

- Gal 5:13-14 - 

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